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giovedì 27 marzo 2008

Un binomio inscindibile (di Claudio AGOSTINI)

Sin da quando l'uomo è stato in grado di poter raccontare le gesta proprie o di altri, si è creata una categoria speciale di persone che narrano di altre persone: i biografi.
Biografia, da bios = vita e graphia = scrittura, significa letteralmente "scrittura della vita", ed il biografo è colui che "scrive" la vita di un'altra persona.
Dunque possiamo avere il biografo di un celebre condottiero, quello di un politico, di uno scienziato, di un artista. Non c'è personaggio illustre vissuto in passato che non abbia avuto o non abbia un biografo, e possiamo dire che non ci sia personaggio vivente oggi (a meno che non appartenga alla "famosa" casta degli sfigati), che non ne abbia uno o più, perchè oggigiorno un biografo non si nega a nessuno, e chi non ha un biografo, peste lo colga, non conta proprio niente......
Spesso un biografo si è specializzato su un determinato personaggio, e ne è diventato il biografo ufficiale, il biografo per eccellenza (così come spesso un attore diventa il doppiatore, la voce ufficiale, di un attore di lingua straniera, come ad esempio Giancarlo Giannini, inimitabile ed inimitato Al Pacino).
Di biografi ce ne sono stati di contemporanei del personaggio illustre, i quali appunto perchè contemporanei (e spesso amici o comunque conoscenti di quello) erano in grado di trattare di lui con cognizione di causa in quanto spesso testimoni delle vicende narrate.
Più spesso però abbiamo biografi "postumi", venuti cioè dopo il "personaggio", che hanno conosciuto o conoscono solamente tramite lo studio delle sue opere, ed essendone rimasti affascinati o comunque colpiti hanno deciso di diffonderne la conoscenza anche ad altri. Il biografo diventa un esperto di quel personaggio che egli sceglie di "raccontare", e ciò è particolarmente vero per i biografi ufficiali, che spesso conoscono più fatti della vita dell'illustre di quanti ne conosca la madre stessa (sempre dell'illustre).
Restando nell'orticello della Regione dalla quale scrivo, voglio prendere in considerazione una coppia veramente affiatata, una di quelle coppie così ben assortite che sembra siano state create su misura (come si dice, Dio li fa e poi li accoppia).
Lui, "il narrato", è un uomo definito da molti, forse da tutti, anche dai detrattori, eccezionale.
Poeta, romanziere, giornalista, Soldato (con la S maiuscola, non per disprezzare i soldati semplici, ma perchè, con i gradi sul pastrano, non ha esitato a gettarsi nella mischia come appunto semplice soldato, invece di stare al riparo e dare ordini come altri graduati suoi pari facevano), avventuriero, sportivo, precursore, tombeur di femmine (e che femmine.....).
Lei, la "narrante", collega di Lui quale scrittrice, è in più musicista, attrice, insegnante, cultrice del bello, divulgatrice, instancabile giramondo per amore del suo "narrato", e soprattutto femmina fatale al pari di quelle da lui fatte "tomber".
Di lui, per chi non lo avesse già individuato, e saranno in pochi, basterebbe usare anche solo uno dei suoi tanti appellattivi: Vate, o Imaginifico, o "orbo veggente", per rivelarne subito l'identità: d'Annunzio Gabriele, da Pescara, classe 1863 (con precisione nato il 12 Marzo 1863), del fu Don Francesco Paolo d'Annunzio, già Rapagnetta, e della fu Donna Luisa De Benedictis. Di lei faccio solo nome e cognome (come Baccini nel suo famoso album), è più non dimandate, non perchè vuolsi così cola dove si puote etc etc ma perchè di una Signora (con la S maiuscola anche questa, perchè, credetemi, di un vera Signora si tratta) non si rivelano particolari neanche sotto tortura: Musini Daniela, da Roseto (e basta.....).
Avevamo (avevo, scusate il plurale majestatis: forse parlare di tali personaggi mi spinge a diventare un poco megalomane) già trattato della Dottoressa Musini in un precedete articolo, "Consigli per la navigazione".
In un continuum ideale proseguo il discorso perchè andando avanti con la conoscenza della stessa non posso non meravigliarmi continuamente di quanto il binomio d'Annunzio/Musini sia inscindibile, almeno a mio modesto parere.

Di biografi l'Uomo del Vittoriale ne ha avuti tanti, ma mai nessuno così appassionato e così esperto da entrare in piena simbiosi con lui.
Daniela Musini non è la biografa di Gabriele d'Annunzio: oserei dire che Daniela Musini è la reincarnazione di Gabriele d'Annunzio.
Un biografo si limita a raccontare un personaggio, un attore interpreta un personaggio, un regista "disegna" un personaggio.
Daniela Musini fa tutto questo ed oltre, con d'Annunzio.
Daniela Musini racconta d'Annunzio, e lo fa in maniera mirabile.
Daniela Musini interpreta d'Annunzio, ne declama i versi, e lo fa in maniera sublime.
Daniela Musini disegna d'Annunzio, e facendolo lo modella su se stessa, tanto che ella si trasfigura e sulla scena non vediamo più Daniela ma Gabriele che parla con voce dolcissima in un corpo bellissimo.
Ma soprattutto Daniela Musini presenta d'Annunzio anche a chi non lo conosce, e glielo rende interessante (se non simpatico, perchè il Vate con la sua megalomane vita un po' antipatichetto sicuramente lo sarà stato, ma certamente non è colpa di Daniela).
Sicuramente dopo aver incontrato Daniela Musini nessuno potrà dire: d'Annunzio, chi era costui?
Daniela è Gabriele, dicevo, e a riprova di quanto dico (e non sono ancora in età di vaneggiamentio, almeno credo) andate ad ascoltarla quando declama alcune delle lettere che il Vate aveva scritto alle sue numerosissime amanti.
Io ho avuto l'onore e il piacere di farlo giorni fa presso la Libreria Feltrinelli di Pescara, nella Conferenza / Recital "Gabriele d'Annunzio: Le sue donne, le sue muse".
Lettere bellissime, appassionate, struggenti, da brivido.
Bene, mi direte, qualè la novità? Sappiamo tutti o quasi che d'Annunzio era bravo a scrivere....
Certo, ma prestate orecchio a quello che, poco prima di iniziare, la Dottoressa dice a proposito delle lettere: "Vi leggerò alcune delle lettere che d'Annunzio scrisse alle sue donne, e alternate a queste leggerò delle lettere che ho scritto io, imitandone lo stile, ma non Vi dirò quali siano le originali" (le parole non sono proprio queste, ma il senso si).
Poi ascoltate rapiti la lettura delle lettere, e alla fine sicuramente chiederete:
"Belle, stupende. Ma le sue lettere quando le legge, la Musini?"
Non vi dico che non siete stati attenti, perchè so che lo siete stati.
Vi dico solo che le lettere della Musini le avete ascoltate, perchè alcune di quelle erano dei falsi, scritti proprio da Daniela.
Impossibile !
Possibile, invece, possibilissimo.
Tanto possibile che Gabriele stesso si sarà confuso ascoltadone le lettura, e si sarà chiesto: "Quando l'avevo scritta questa? Non me la ricordavo".
Ma forse non se lo chiederà, perchè probabilmente sarà stato il suo stesso genio a guidare la mano di Daniela, splendida medium nella quale il Vate ogni giorno si reincarna e rivive la sua stupenda vita.
Una piccola curiosità: Gabriele in ebraico significa "Eroe di Dio", mentre Daniele (da cui Daniela) significa "Giudice Divino". Tanto per restare sul "Dio li fa e poi li accoppia (e li nomina anche.....)

Termino qui, per non essere accusato di piaggeria. Non lo è, statene certi, e quando la conoscerete (la Daniela) ne tesserete anche Voi le lodi.
Per il momento Vi dico solo che Musini non è solo d'Annunzio, è Arte pura incarnata in un corpo femminile.
Scrive biografie di altri personaggi (ultimo in ordine di tempo Messalina, ma anche Lucrezia Borgia, Mata Hari: sembra avere una predilezione per femmine fatali e "oscure"), scrive pieces teatrali, dà concerti, gira il mondo per portare d'Annunzio e l'Abruzzo ovunque sia possibile, e tra un impegno e l'altro ha anche il tempo di andare a ritirare premi vari qua e là. Ultimo conseguito, e non ancora ritirato, il Premio Sarah Ferrati 2008 per Autori di Teatro.
La sua opera sulla Divina Eleonora Duse non è ancora stata rappresentata, ed ha già vinto 3 premi: unico caso nella Storia.
E in precedenza ha conseguito anche il prestigioso Premio Internazionale Adelaide Ristori, di cui va giustamente fiera.
Potrete leggere tutto questo e altro sul suo sito (
http://www.danielamusini.com/), ma per il momento sappiate che sabato 29 alle ore 12,25 su RAI 3 manderanno in onda un'intervista su di lei e sulle sue attività artistiche


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