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venerdì 29 febbraio 2008

Genealogia: una "scienza" consigliata a tutti (di Claudio AGOSTINI)

"Chi fuor li maggior tui?"

Cosa interessa, a Farinata degli Uberti, sapere chi fossero "li maggior" (gli antenati) di Dante?
Che fosse della sua stessa Patria egli lo aveva gia appreso prima:
"La tua loquela ti fa manifesto di quella nobil patria natio a la qual forse fui troppo molesto".
Dunque perchè vuol saper dal "Tosco" che "vivo" se n'andava per la "città del foco" chi fossero gli antenati?
Perchè Farinata non conosceva personalmente l'Alighieri, e per sapere chi egli fosse, se compagno di fazione o avversario politico (cosa molto importante, essendo entrambi Fiorentini), doveva sapere a quale casato Dante appartenesse.
Quante volte anche a noi, entrando in contatto con persone che non ci conoscevano ma che appartenevano ad una qualche piccola o media comunità di cui anche noi in qualche modo facevamo parte, è capitato sentirci apostrofare con un "Di chi sei figlio ?" ("di chi si fij(e)?" dicono in Abruzzo).
Conoscendo le regole del gioco, sappiamo che dobbiamo declamare le nostre generalità affermando di essere, ad esempio, "Antonio, figlio di Giovanni il calzolaio", oppure "il nipote di Carmelina la levatrice" (ostetrica).
A volte la semplice paternità/maternità non basta, magari nostro padre o nostra madre si erano allontanati dal paese in giovane età, e non sono ricordati. Allora dobbiamo spingerci ai nonno, se non ai bisnonni.
E' una bella soddisfazione quando riusciamo a farci identificare. Ma se non abbiamo quelle informazioni di cui abbiamo bisogno? Se non sappiamo chi fossero, o cosa facessero, i nostri antenati appena un po' più vecchi di nostro padre? Chi ci può aiutare?
In questo caso ci può venire in aiuto la Genealogia, tramite una seria e paziente ricerca genealogica.

Che cosa è la genealogia, e in cosa consiste una ricerca genealogica?
Tutti, più o meno, sappiamo a grandi linee a cosa si riferiscono i termini anzidetti, ma ben pochi sanno che in effetti la genealogia può essere definita una scienza, e che la ricerca genealogica si avvale di procedimenti "scientifici" per arrivare ai suoi scopi.
Vediamone alcune definizioni:

# Scienza che studia i rapporti di parentela, con particolare riguardo alle discendenze e ascendenze, al fine di stabilire la storia interna di una famiglia quale risulta dal suo albero genealogico, cioè dal complesso dello stipite comune e delle sue ramificazioni. (... omissis)".
[Grande Enciclopedia De Agostini, Istituto Geografico DeAgostini S.p.A. Novara, volume 10, pag. 359.]


# genealogìa = gr. "genealogia" comp. di "genea", generazione, e "logia" da logos, discorso.
Propr. Descrizione o Trattato della origine e delle parentele di una famiglia; indi Ordine e successione di coloro che discendono da un medesimo stipite."
[Ottorino Pianigiani, "Vocabolario Etimologico" anno 1907, rielaborazione originale edita dalla Fratelli Melita Editori di La Spezia nel novembre 1991, pag. 597.]

# La parola genealogia, di origine greca, è composta dai due sostantivi gheneà, "gente, razza" e loghìa, "trattato", e può dirsi lo studio delle generazioni afferenti una famiglia. La genealogia è una scienza ausiliaria della storia e può senza dubbio essere annoverata tra le scienze esatte, in quanto i suoi procedimenti metodologici si attuano solo attraverso dei documenti, anche se di varia natura e origine, atti a ricostruire il collegamento naturale, genetico e fisiologico di un individuo con un altro avente uno stipite in comune. (..... omissis).
Per genealogia ascendente si intende la ricerca con documenti storici certi dei nostri più remoti antenati, sia uomini che donne; si tratta di uno studio ricco di interesse e che offre le maggiori soddisfazioni. Innanzitutto dobbiamo ricordare che ciascuno di noi ha 2 genitori, 4 nonni, 8 bisnonni, 16 trisavoli, 32 quadrisavoli e 64 quintisavoli, viventi presumibilmente all'inizio della Rivoluzione Francese, quindi constatiamo che il numero dei nostri antenati raddoppia man mano che risaliamo verso generazioni remote.
La legge matematica relativa al numero degli ascendenti di ciascuna generazione è la progressione geometrica:
Gx = 2x-1
ovvero il numero degli ascendenti di ciascuna generazione determinata (Gx) si compone di tanti ascendenti quanto è il numero indicato nella potenza di x, per esempio:

3^ generazione: G3 = 23-1 = 22 = 4 (nonni)
4^ generazione: G4 = 24-1 = 23 = 8 (bisnonni)
5^ generazione: G5 = 25-1 = 24 = 16 (trisavoli)

(..... omissis).
[Pier Felice Degli Uberti, "Come costruire il proprio albero genealogico", Giovanni De Vecchi Editore - Milano, 1991, pagg. 11-13]

Dunque abbiamo visto che la genealogia è una Scienza. Allora dobbiamo presumere che, in quanto tale, essa faccia dei seri studi per avere risultati probanti su quanto afferma. E infatti è esattamente così.
Una genealogia familiare non si ricostruisce con dei sentito dire, con delle illazioni, con dei collage di nomi messi lì a caso solo per far risultare che Pasquale discende da Francesco. Siamo sicuri che Pasquale discenda veramente da Francesco? Quando anche Francesco facesse parte della famiglia di Pasquale, siamo certi che fosse ad esempio il nonno e non il prozio (cioè il fratello del nonno)? Questo cambierebbe di molto le cose.
Una seria ricerca genealogica si effettua partendo da personaggi la cui identità è certa ed accertabile, e poi si torna indietro nel tempo (o avanti, a seconda dei casi) cercando e trovando personaggi da passare al vaglio della logica e della documentazione. Solo quando la loro esistenza, la loro appartenenza a un certo nucleo familiare e soprattutto la giusta parentela con gli altri personaggi sono accertati (verificando soprattutto omonimie e quant'altro possa arrecare dubbi), il loro nome può essere messo al posto giusto in quel grafico che compone l'albero familiare che si sta ricostruendo, e successivamente essi possono essere presi quale nuovo punto di partenza per avanzare nella ricostruzione.
E non si faccia l'errore di pensare ad una ricerca genealogica come ad una "roba da ricchi, da "Signori". La genealogia non è araldica, non è ricerca di titoli nobiliari. Essa è dimostrazione di amore verso coloro che precedendoci hanno operato per far si che noi oggi fossimo qui, con tutto il nostro bagaglio fisico, morale e culturale.
Chi ha detto che solamente un Duca o un Principe possano vantare una lunga lista di ascendenze? Chi ha detto che il solamente il nonno o il bisnonno di un Agnelli o di un Rockefeller siano importanti in quanto fondatori di Dinastie? Anche la nostra Famiglia è una dinastia, iniziata da uno sconosciuto a cui vogliamo e dobbiamo dare un nome, se non un volto, per rendergli il giusto merito e dargli l'immortalità.
L'immortalità non esiste, mi direte. Esiste, invece, esiste.
Pensate ai vari Giulio Cesare, Attila, Carlo Magno, Federico Barbarossa, Giuseppe Garibaldi. Dovrebbero essere ben defunti e dimenticati, e invece non c'è giorno che almeno uno di essi non venga citato da qualcuno, non venga portato in mezzo a noi. Chi ha fatto il miracolo di renderli "immortali"? La Storia, che altro non è che il paziente lavoro di ricerca di tanti studiosi che, con personaggi famosi (i suddetti), altro non hanno fatto che quello che potremmo fare noi con personaggi meno famosi, ma per noi più importanti.
Allora su, dunque, compiamo questo atto d'amore verso i nostri "maggiori", per conoscere meglio anche noi stessi, e aiutare i nostri "minori" a affrontare il mondo con cognizione di causa.
Questa sezione vuole proporre proprio la diffusione di questa Scienza.
All'inizio, per mancanza di materiale, tratteremo di Famiglie "notabili". Uso la parola notabile anzichè il termine "nobile" per evitare di cadere in quel tranello di cui parlavo prima: tutti hanno il diritto e il dovere di cercare le proprie origini, non solamente i ricchi o i nobili.

Claudio Agostini

(riedizione dell'articolo di presentazione della Sezione di Genealogia su "Il Cassetto dei Sogni")

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