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mercoledì 2 aprile 2008

Dalla parte del lupo (di Fabrizio CASSINELLI)

Finalmente qualcuno è interessato a sapere come sono andate veramente le cose, con quella smorfiosetta di Cappuccetto Rosso.
Sentivo dire in giro che questa bimba fosse bella. Che palle. Cappuccetto Rosso di qua, là, su, giù. La mamma che la vestiva solo di rosso, in estate, in inverno e tutti i fine settimana andava dalla nonnina con quel cesto che lasciava una scia di profumi commestibili.
Provate voi, a saltare il pasto per diversi giorni, poi vedrete che verranno buone anche la nonna e la nipote! Fatto si è, che il primo giorno di caccia cade di sabato e quella là, quella in rosso, se ne va in giro per il bosco da sola. Rossa nel verde. Si vedeva lontano un chilometro! Meno male!
Furtivo, l’avvicino. Sfodero la voce suadente e lo sguardo languido.
- Ciao, piccola.
- Ciao, ci conosciamo?
Il ghiaccio è rotto, proseguo con l’approccio.
- Io ti conosco e anche la tua mamma e la nonnina.
- Davvero?
- Sei Cappuccetto Rosso e la nonnina abita nella casetta in fondo al bosco.
- Che bravo, tu come ti chiami?
- Berto. “Lupo molto svelto, eh, eh, eh”.
- Vado dalla nonna, le porto questo cesto di cose buone. Mi accompagni?
“Fame, tanta fame”.
- No, vado avanti io, così faccio una sorpresa alla vegliarda, cioè, alla nonnina. Ci vediamo dopo. “Ma vieni!”.
Parto come un razzo e lascio di stucco pantere e gazzelle. Lo so che in questa storia non ci sono, ma se ci fossero, ci resterebbero male. Arrivo davanti alla porta della nonna senza più fiato, ma non ho tempo da perdere. Busso.
- Chi è?
Che vocina. Cerco di imitare la bimba, con successo. Magari avrò un futuro nel cabaret.
- Sono la tua nipotina preferita.
- Vieni, Cappuccetto Rosso, la porta è aperta.
Com’è facile fregare gli anziani. Entro e non le lascio il tempo di capire cosa sta per succederle, è talmente magra che in un boccone sparisce. E’ più indigesta la camicia da notte. M’infilo nel letto un attimo prima che arrivi la bimba. La sento bussare e imito la voce della nonna. “Che attore”. Mi tiro il lenzuolo fino quasi alle orecchie.
- Vieni, bocconcino, cioè, tesorino.
Lei entra e ci guardiamo.
- Ciao Berto!
Sveglia la piccola.
- Ciao Cappuccetto Rosso.
Figuriamoci se una così la freghi facilmente.
- La nonna è in bagno, vieni sotto il lenzuolo che le facciamo un sorpresina. “Stavolta ci sei!”.
Eh, come no. Ci viene subito! Scatta come un fulmine verso la porta, più veloce di me e degli animali di prima. Lo so, lo so, non ci sono la gazzella e la pantera: che persone con poca immaginazione. Fatto sta che incontra il cacciatore, fuori dalla casa, e lui non si fa scappare la mia pelle. Ecco questa è la storia, altro che occhi grandi e tutto il resto. Comunque ora sto bene, su questa nuvoletta, i pasti sono abbondanti. Peccato per la nonna che mi guarda in cagnesco dalla nuvola vicina. Tutto il giorno.

Data di prima pubblicazione sul sito Il Cassetto dei Sogni: 8 Maggio 2007

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