** Nota: la parte testuale di questa pagina è frutto di spigolatura da altri siti della rete (di cui si riportano gli indirizzi nella parole cliccabili, mentre le foto pubblicate sono di proprietà dell'autore Fabrizio Cassinelli **
La Nascita del Servizio Postale in un angolo suggestivo della Valle Brembana Un borgo della Lombardia, una famiglia famosa, la nascita del servizio postale in un angolo suggestivo della Val Brembana. Si raggiunge solo a piedi, tra I prati, lungo la mulattiera che porta in pochi minuti all'ingresso del paese. Poche case, un lungo porticato, le travi annerite dal tempo, una chiesetta e un bar che funziona come posto di telefono pubblico, trattoria, posteria, e centro ricreativo. Non c'e' un'anima in giro, gli uomini sono fuori al lavoro, solo una donna con grembiule e stivaloni che spazza la soglia di casa e mi guarda stupita quando vede lo zaino, il cavalletto e le macchine fotografiche; sono rimasti in pochi a vivere a Cornello. Un borgo fuori dal tempo, uno scherzo dalla civilta'. Ma per capire meglio occorre fare un passo indietro nella storia. Nel medioevo infatti era una vivace stazione di sosta lungo la "Via Mercatorum"" che, attraverso la Val Brembana, collegava Bergamo e la pianura alla Valtellina e I Grigioni. I mercanti salivano fin qui a piedi o a cavallo, vi tenevano il mercato e ripartivano con armi e bagagli slla volta di passo S.Marco. Cornello era una sosta d'obbligo tra la media e l'alta valle Brembana che portava al Passo della Forcella e di li' a Lecco e I laghi. Ma l'antica via era scomoda e faticosa e I Veneziani pensarono di costruire una strada migliore a fondovalle. Il progetto fu portato a termine alla fine del XVI secolo e taglio' fuori Cornello, determinando il suo isolamento e l'inevitabile decadenza. Una magra fine, se vogliamo, ma questo evento ha conservato il borgo come era, le case dai tratti rustici, la via porticata che serviva per la sosta dei cavalli, la chiesetta con I suoi affreschi del '400, e la bella dimora dei TASSO, questi ultimi, la vera gloria di Cornello dei Tasso. La famiglia alla quale apparteneva il poeta Torquato e' infatti originaria di qui. All'inizio, come I loro conterranei, erano poveri in canna e nemmeno di buona costituzione fisica. Cosi' mentre I montanari forzuti emigravano alla volta di Genova e Venezia, loro si dedicavano al *terziario* organizzando il servizio di posta nella valle. Già attivi nel XIII secolo, I Tasso fanno capo a Omodeo, segnalato in documenti della seconda metà del secolo come abitante del Cornello. Nel corso del Quattrocento alcuni dei suoi discendenti si trasferirono a Venezia, dove si distinsero nella Compagnia di Corrieri Veneti che gestiva I collegamenti con le città italiane. Alla fine del Quattrocento li troviamo in Tirolo e nelle Fiandre, al servizio degli Asburgo e agli inizi del Cinquecento, con una serie di convenzioni con il governo, furono nominati mastri generali delle poste imperiali. Nel 1512 l'imperatore Massimiliano d'Asburgo concesse alla famiglia il titolo nobiliare, permettendo che lo stemma del casato, un piccolo tasso e il corno della posta, fosse arricchito dall'aquila imperiale. Nel Seicento i Tasso di Germania ottennero il titolo principesco modificando il nome in THURN UND TAXIS e in seguito continuarono a gestire le poste fino alla seconda metà dell'Ottocento, quando il servizio fu nazionalizzato. Il borgo di Cornello dei Tasso in Valle Brembana conserva oggi I segni di quelle antiche glorie e difficoltà del passato: si vive a fatica, senza trasporti, la terra dà poco oltre I prodotti dell'orto e il fieno per le vacche. Ma il suo fascino sta proprio qui, nell'essere sospeso tra passato e presente, nella genuinità e sincerità dello sguardo incuriosito del vecchio che passando con la gerla sulle spalle scuote la testa divertito e continua verso I campi.
La Nascita del Servizio Postale in un angolo suggestivo della Valle Brembana Un borgo della Lombardia, una famiglia famosa, la nascita del servizio postale in un angolo suggestivo della Val Brembana. Si raggiunge solo a piedi, tra I prati, lungo la mulattiera che porta in pochi minuti all'ingresso del paese. Poche case, un lungo porticato, le travi annerite dal tempo, una chiesetta e un bar che funziona come posto di telefono pubblico, trattoria, posteria, e centro ricreativo. Non c'e' un'anima in giro, gli uomini sono fuori al lavoro, solo una donna con grembiule e stivaloni che spazza la soglia di casa e mi guarda stupita quando vede lo zaino, il cavalletto e le macchine fotografiche; sono rimasti in pochi a vivere a Cornello. Un borgo fuori dal tempo, uno scherzo dalla civilta'. Ma per capire meglio occorre fare un passo indietro nella storia. Nel medioevo infatti era una vivace stazione di sosta lungo la "Via Mercatorum"" che, attraverso la Val Brembana, collegava Bergamo e la pianura alla Valtellina e I Grigioni. I mercanti salivano fin qui a piedi o a cavallo, vi tenevano il mercato e ripartivano con armi e bagagli slla volta di passo S.Marco. Cornello era una sosta d'obbligo tra la media e l'alta valle Brembana che portava al Passo della Forcella e di li' a Lecco e I laghi. Ma l'antica via era scomoda e faticosa e I Veneziani pensarono di costruire una strada migliore a fondovalle. Il progetto fu portato a termine alla fine del XVI secolo e taglio' fuori Cornello, determinando il suo isolamento e l'inevitabile decadenza. Una magra fine, se vogliamo, ma questo evento ha conservato il borgo come era, le case dai tratti rustici, la via porticata che serviva per la sosta dei cavalli, la chiesetta con I suoi affreschi del '400, e la bella dimora dei TASSO, questi ultimi, la vera gloria di Cornello dei Tasso. La famiglia alla quale apparteneva il poeta Torquato e' infatti originaria di qui. All'inizio, come I loro conterranei, erano poveri in canna e nemmeno di buona costituzione fisica. Cosi' mentre I montanari forzuti emigravano alla volta di Genova e Venezia, loro si dedicavano al *terziario* organizzando il servizio di posta nella valle. Già attivi nel XIII secolo, I Tasso fanno capo a Omodeo, segnalato in documenti della seconda metà del secolo come abitante del Cornello. Nel corso del Quattrocento alcuni dei suoi discendenti si trasferirono a Venezia, dove si distinsero nella Compagnia di Corrieri Veneti che gestiva I collegamenti con le città italiane. Alla fine del Quattrocento li troviamo in Tirolo e nelle Fiandre, al servizio degli Asburgo e agli inizi del Cinquecento, con una serie di convenzioni con il governo, furono nominati mastri generali delle poste imperiali. Nel 1512 l'imperatore Massimiliano d'Asburgo concesse alla famiglia il titolo nobiliare, permettendo che lo stemma del casato, un piccolo tasso e il corno della posta, fosse arricchito dall'aquila imperiale. Nel Seicento i Tasso di Germania ottennero il titolo principesco modificando il nome in THURN UND TAXIS e in seguito continuarono a gestire le poste fino alla seconda metà dell'Ottocento, quando il servizio fu nazionalizzato. Il borgo di Cornello dei Tasso in Valle Brembana conserva oggi I segni di quelle antiche glorie e difficoltà del passato: si vive a fatica, senza trasporti, la terra dà poco oltre I prodotti dell'orto e il fieno per le vacche. Ma il suo fascino sta proprio qui, nell'essere sospeso tra passato e presente, nella genuinità e sincerità dello sguardo incuriosito del vecchio che passando con la gerla sulle spalle scuote la testa divertito e continua verso I campi.
Data di prima pubblicazione sul sito Il Cassetto dei Sogni: 7 Maggio 2007
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