Ho sempre sostenuto si trattasse di vigliaccheria.
Ho sempre pensato che bisogna rialzarsi e riprovare, ogni maledettissima volta.
Ho sempre detto: troppo comodo, mollare tutto e via….
Mi sbagliavo.
Potrebbe trattarsi di Infelicità. Una forma purissima e letale di Infelicità.
Oh, non quella che ti piomba addosso come una randellata e ti fa stramazzare a terra, no.
Da quella ti puoi difendere, ti puoi rialzare e combattere.
Quella più furba; che ti si annida da qualche parte dentro, come una macchia di Nulla, che piano piano fa sparire tutto, mentre scivola dal cuore alla testa, dalla testa al cuore.
E dietro di sè, non lascia niente, solo il Nulla.
Ma non te ne accorgi subito, no. Piangi, gridi, provi ancora, ti aggrappi a qualsiasi cosa, ma non ce la fai; e allora cerchi dentro, e scopri che non c’è più niente. Non è rimasto niente, ma il Nulla dentro di te pesa come un macigno. Gonfio della tua vita, l’ha trasformata in pura essenza di Infelicità. Ti obbliga a trascinarlo con te, e tu non riesci più ad alzarti, a muoverti, a vivere.
Ci provi ancora, in tutti i modi, ma la macchia di Nulla non viene via, non si cancella, e non ti restituisce la tua anima.
E’ allora, che ci pensi…un Nulla in cambio di un altro…non sarà mai peggio di questo…
Splash!
sabato 7 giugno 2008
La macchia di Nulla (di Daniela PROTTI)
Pubblicato da
Il Cassetto dei Sogni
alle ore
05:25
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1 commenti:
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